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Minutaglie^

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Una teoria non si contesta

se accende una stella

o se mette al rogo una strega.

In ogni caso

tutte le sottrazioni non bastano

ai nidi & alle vespe

agli elefanti & alle meccaniche celesti –

ma forse si va per salti

e di trambusto in rifrazioni

una volta perso il controllo della formula

è un problema nel problema.

La poesia è solo bellezza:

è cosa che non manca alla scienza

nel simbolo della formula grezza

.

E sia benedetta la confusione =

dalle minutaglie >> alle galassie [lassù)

si provino a sottrarre i radicali

agli esponenziali e ai logaritmi

nei limiti consentiti dall’universo

e dalla sua parentesi di tono e incertezza.

Lì dentro c’è il frigo della Fede:

da cui esce il solito angelo ciccione.

 E qui cedo:

chi si mette in fila per una pompa

sappia ch’è inutile  ogni

decadimento ha le sue radiazioni

 non è uno scherzo.

Ehi  Vieni giù

 

 

 

 

Nota

 

La storia universale, iniziata ben prima dell’esistenza umana, procede seguendo la freccia del tempo, rappresentata nel video dal silenzio e dalla lentezza di una lumaca: che non ha premura ma inesorabilmente procede nella sua direzione, forse verso un fine.
L’arrivo dell’uomo nell’universo, con le sue necessità fisiche e spirituali, avvia una sorta di urgenza conoscitiva e impone ritmi accelerati nel tentativo di comprendere e spiegare il cosmo su un ampio spettro che va dal linguaggio poetico a quello matematico, tale tentativo si compendia nella ricerca estetica: l’uomo per giungere ad una conoscenza più profonda va indagando la bellezza e l’armonia nelle forme e nei contenuti. Ma l’individuo monta facilmente in superbia, oppure, semplicemente, si sente solo, in ogni caso si pone al centro del cosmo – il cosmo è sé stesso – e realizza in esso un vero e proprio sistema egocentrico.
L’umanità (con la sua frenesia conoscitiva) di fatto è un insieme insignificante (minutaglie) nell’esistenza universale, è come una bolla di coscienza che dal nulla dilatata all’interno dell’universo: ingrandisce fino a scomparire in modo naturale, lasciando nel cosmo la medesima scansione temporale dell’inizio, come se l’uomo mai ci fosse stato; dopo i “titoli di coda” dell’umanità, tutto tornerà come prima, un tutto che ha lo stesso silenzio e la stessa lentezza iniziali della lumaca.

 

 Carla Vercelli - 29/10/2019 12:34:00 [ leggi altri commenti di Carla Vercelli » ]

è del poeta il fin la meraviglia...

 Roberto Maggiani - 04/10/2019 20:19:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ciao Klara, scusa il ritardo nella risposta. La poesia utilizza la lingua italiana e la lingua matematica. Per quanto riguarda l’italiano, esso esprime un senso che spero sia più o meno comprensibile secondo una grammatica; per quanto riguarda la matematica, puoi vedere alcune formule, alcune hanno un significato reale nel mondo della matematica mentre altre non lo hanno (sono sgrammaticate), le ho inventate di sana pianta nel mio delirio estetico. Per me le formule nelle poesie hanno essenzialmente un valore estetico, plasmate però dalle suggestioni derivanti dai contenuti della poesia. Grazie.

 Klara Rubino - 29/09/2019 15:32:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Buon pomeriggio Roberto,
mi domando perché non abbia ammesso la mia ignoranza e non ti abbia chiesto di tradurmi ciò che hai scritto in linguaggio scientifico?!
...proprio questo voglio aggiungere alla discussione sulla possibile compresenza, compatibilità di scienza e poesia : non ci vedo nulla di impossibile, non vedo muri invalicabili, il nostro cervello è un tutto organico come il nostro intero corpo, come il pianeta Terra, l’universo; gli scomparti sono apparenti, costruzioni di carta, dell’uomo egocentrico.
Le formule matematiche, le espressioni, sono frasi espresse nel linguaggio della scienza, un modo di comunicare chiaro, inequivocabile, un linguaggio netto e preciso, bisogna solo saperlo tradurre, come fosse un inciso in latino o una citazione in lingua straniera.

Ti sarei quindi grata se volessi aiutarmi a comprendere meglio tutta tua poesia, cosa che non è stata possibile per una mia incapacità.

 Roberto Maggiani - 18/09/2019 23:11:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie Franca e Klara per il vostro riscontro di lettura.
Una caro saluto.

 Klara Rubino - 11/09/2019 15:08:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

...non è che il tuo gatto, inconoscibile fino in fondo e misterioso si chiama Kosmo?
Eh bisogna avvisarlo del decadimento della mensola della libreria!
A parte gli scherzi, trovo sia d’esempio per me la tua capacità progettuale, la cura, la dedizione con cui realizzi ogni aspetto della poesia e della sua proposta al pubblico.
Sembra poi tu sia giunto ad un punto cruciale della tua poetica, del tuo percorso e penso che come porti la fisica in poesia porterai della poesia nel tuo insegnare la scienza.
Riguardo il contenuto devo dirti che, sarà perché come dici sono egocentrica, ma essere definita minutaglia, io, la Terra e la vita sulla Terra e la bolla di coscienza dell’umanità, non mi aggrada certo, anzi non mi va giù, fortuna che la felicità risiede nelle piccole cose, così mi consolo.
Saluti, complimenti ed auguri!

 Franca Colozzo - 10/09/2019 00:44:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]


* Se tutta la materia è energia: E=mc2 (formula di Einstein);
* Se tutta l’energia è Coscienza (Intelligenza), in base alla Fisica
Quantistica;
* Siamo allora un unicum, UNO, uniti nell’Unico Campo Cosciente e le
“distanze locali” sono solo illusioni dei sensi, in quanto la materia
non è altro che Pura Coscienza-Energia (Intelligenza) condensata in
forme differenti (locali);
* Siamo solo un Bip, Pensiero, ovvero materia costituita di "Pensiero
Cosciente".

Un’interessante elucubrazione che dalle minutaglie ci porta verso le supernove.

 Roberto Maggiani - 09/09/2019 15:36:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Il tempo puoi immaginarlo come ti pare, lineare, circolare, a spezzate, tanto come lo immagini sbagli:
http://www.robertomaggiani.it/tempo.pdf

 Alberto Rizzi - 08/09/2019 10:44:00 [ leggi altri commenti di Alberto Rizzi » ]

C’è solo un problema: che il tempo non è lineare, così viene percepito dai (limitati) sensi fisici.
Rappresentarlo come una linea retta (lenta e silenziosa, oppure veloce e rumorosa non cambia nulla), è fuorviante in termini speculativi.
O forse il corretto punto di vista è contenuto nelle formule, che io non so interpretare.

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